Rivista Orizzonti del Diritto CommercialeISSN 2282-667X
G. Giappichelli Editore

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Lo statement della Business Roundtable sugli scopi della società. Un dialogo a più voci (di a cura di Andrea Perrone)


Vincenzo Calandra Buonaura; Francesco Denozza; Mario Libertini; Giorgio Marasà; Marco Maugeri; Roberto Sacchi; Umberto Tombari

 

La direzione della Rivista ODC ha ritenuto opportuno promuovere l’approfondimento del tema relativo agli interessi che la società, in particolare la grande società per azioni, può, o deve, perseguire. É questo un tema che in tempi recenti è tornato di particolare attualità attraverso una serie di iniziative di varia natura, che a livello mondiale hanno riproposto la questione dello “scopo” della società.

La Rivista ha voluto perciò organizzare un seminario, sollecitando alcuni studiosi ad intervenire sull’argomento e proponendo loro tre domande, la cui formulazione è stata curata da Andrea Perrone. La risposta a dette domande è stata sviluppata nel corso di una tavola rotonda di cui pubblichiamo la registrazione; così come pubblichiamo subito dopo, nella medesima sezione dedicata a “I seminari della Rivista ODC”, i brevi scritti con i quali alcuni dei partecipanti alla tavola rotonda avevano voluto fornire, anteriormente alla stessa, una rappresentazione del loro punto di vista.

La Rivista ODC intende in questo modo segnalare, anche ai colleghi stranieri, l’attenzione della nostra dottrina per un tema di rilevanza internazionale. Auspica altresì di offrire, con questa sua iniziativa, uno stimolo al dibattito e di poter ospitare nel prossimo futuro altri contributi di studiosi italiani e non.

D.: Lo statement della Business Roundtable si colloca in un momento storico nel quale sono numerosi gli interventi volti a superare il tradizionale approccio all’impresa esclusivamente fondato sullo shareholder value: il progetto della British Academy su The Future of Corporation [1]; la Loi Pacte [2], che nel maggio 2019 ha modificato gli artt. 1833 e 1835 del Code civil [3]; il “manifesto” sul capitalismo sostenibile pubblicato da Leo Strine, già Chief Justice della Delaware Supreme Court [4]. Cosa spiega questa unità di intenti che si riscontra a livello globale? E perché proprio adesso?

Marasà – Le motivazioni plausibili sono molteplici. Oltre all’adeguamento ad una tematica “di moda” come la Corporate Social Responsibility (CSR) e il rispetto dell’ambiente, è possibile pensare al tentativo dei manager di affrancarsi dalla pressione degli investitori istituzionali.

C’è, peraltro, un aspetto peculiare [continua..]