Il 4 gennaio 2024 è mancato Gastone Cottino. Speravamo di festeggiare con lui il suo novantanovesimo compleanno, l’8 febbraio di quest’anno.

La sua lunga vita è parsa a noi prematuramente interrotta, per la lucidità invariata del suo pensiero, il costante impegno scientifico – dalla direzione di Giurisprudenza italiana, agli ultimi scritti, alla lettura dei lavori delle sue allieve e dei suoi allievi, all’aggiornamento permanente –, l’attenzione attiva ai problemi della società civile e del quadro politico e istituzionale. Fino a pochissimi giorni prima della sua dipartita, il suo profondo impegno civile, il suo straordinario contributo alla scienza giuridica, nell’ambito del diritto commerciale e del diritto civile, la passione per l’attività accademica nel senso più pieno e una vita ricca di affetti e amicizie si sono snodati per quasi un secolo.

Giovanissimo studente universitario ha partecipato con estremo coraggio alla Resistenza e alla Liberazione di Torino, incontrando Paolo Greco, Presidente del CLN del Piemonte, di cui, dopo la guerra, ripresi gli studi, laureatosi nel 1946, diviene assistente volontario.

Professore straordinario nel 1958, insegna a Sassari, poi a Modena e nel 1968 è chiamato alla Cattedra di diritto commerciale alla Facoltà di Giurisprudenza di Torino di cui è stato Preside dal 1994 al 1997 e Professore emerito dal 2005.

Socio dell’Accademia delle Scienze di Torino dal 1990 e socio dell’Acca­de­mia dei Lincei, corrispondente dal 2009 e nazionale dal 2023.

Il fil rouge che interseca la sua vita accademica, civile e politica trova le sue radici nel pensiero di Gobetti, di Gramsci e nei valori dell’antifascismo, che ha sempre perseguito e diffuso anche alle nuove generazioni: frequenti i suoi incontri con gli studenti del Liceo Gioberti di Torino, in cui fu allievo negli anni Quaranta; da ultimo nel mese di novembre 2023.

La sua produzione scientifica spazia da temi di vertice del diritto civile – l’impossibilità sopravvenuta della prestazione, la vendita, il riporto, la permuta, la somministrazione – ai più rilevanti istituti del diritto commerciale, di cui ha mirabilmente tracciato la storia e i fondamenti economico-sociali – le convenzioni di voto, l’impresa pubblica, la democrazia industriale, la riforma delle società di capitali, l’interesse sociale, le società di persone, l’evoluzione del dibattito tra contrattualismo e istituzionalismo (e l’elenco pecca per difetto) –, ai numerosissimi commenti puntuali alla giurisprudenza che ha pubblicato su Giurisprudenza italiana di cui dal 1988 è stato attivissimo Direttore.

Di là dalla imponente bibliografia che ciascuno può recuperare, desidero ricordare [continua..]