Rivista Orizzonti del Diritto CommercialeISSN 2282-667X
G. Giappichelli Editore

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'Un nuovo diritto delle società pubbliche?', a cura di Roberto Miccù. Note di lettura su un libro recente (di Mario Libertini, Professore emerito, Sapienza Università di Roma)


Il volume qui recensito dev’essere apprezzato, anzitutto, perché interamente elaborato all’interno di una scuola di dottorato di ricerca (presso la Facoltà di Economia dell’Università “La Sapienza” di Roma): esso dà prova, quindi, di una vivacità culturale non comune a tutte le strutture di questo tipo. Ciò, inoltre, ha certo contribuito all’omogeneità di impostazione e di stile dei contributi presentati (caratteristica, anche in questo caso, non comune alle opere collettanee). Questa omogeneità di impostazione si è tradotta in una scelta di metodo coerente, cioè quella di affrontare tutti i temi trattati in una prospettiva esclusivamente di diritto positivo, con un corretto orientamento costruttivo e sistematico (e quindi critico, e mai meramente descrittivo). Ciò, ovviamente, non significa che altre prospettive di studio della materia trattata (p.e. più sociologiche, o comparatistiche) siano prive di importanza e di interesse, né, ovviamente, che tutte le soluzioni interpretative esposte nel volume siano persuasive. Ciò che deve però apprezzarsi è la coerenza nell’aver prescelto un certo tipo di approccio e nell’averlo coltivato fino in fondo.

Nella prospettiva sopra indicata, la trattazione è anche esauriente, nel senso che tocca, sostanzialmente, tutti i principali temi interpretativi che sono stati finora sollevati con riguardo al T.U.S.P. Purtroppo, come spesso accade nelle opere collettanee, qua e là si nota che i diversi capitoli sono stati completati in momenti diversi, sì che qualcuno non è pienamente aggiornato rispetto a riforme legislative intervenute successivamente. Ma, al di là di qualche inconveniente marginale di questo tipo, può dirsi che il lavoro non sfigura al confronto con le migliori trattazioni sistematiche della materia, che oggi sono, probabilmente, quella a cura di Morbidelli (sul versante pubblicistico) e quella a cura di Ibba (sul versante privatistico) [1].

A questo proposito, un’osservazione preliminare che può farsi è che il T.U.S.P., pur essendo stato oggetto di molte critiche, di merito e anche di stile [2], è, tutto sommato, un testo normativo “classico”, strutturato in una serie di norme generali e astratte e non privo di qualche ambizione sistematica. Ciò spiega, probabilmente, accanto alla pur indubbia rilevanza pratica e giurisprudenziale della materia trattata, il fatto che, sul T.U., si sia sviluppata, nel giro di pochi anni, una letteratura davvero cospicua, comprendente numerose trattazioni generali e diverse monografie.

A mio avviso, un rilievo critico che può proporsi è che le trattazioni in materia soffrono di [continua..]